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Ecco una nuova NO FLY ZONE

La Regione Emilia-Romagna ha approvato il divieto di sorvolo.

L’area del Parco del Delta del Pò diventerà a tutti gli effetti una “no fly zone” e quindi un’area in cui i droni non potranno volare, salvo permessi che si potranno ottenere solamente chi possiede un’attestato SPECIFIC o CERTIFIED. Restano tagliati fuori chi possiede attestato OPEN.

Ad oggi nessuno, visto che questi attestati non sono reperibili in alcun modo. L’area sarà vietata ai droni per evitare interferenze pericolose nel periodo di nidificazione e riproduzione delle specie di uccelli presenti in quest’area immersa nel verde.

I fenicotteri rosa

In particolare l’area è famosa per i bellissimi fenicotteri rosa, la più grande specie di fenicottero vivente, con altezza di 220-150 cm e una apertura alare di 240 cm. Le colonie in queste aree sono numerose, e se vi troverete a passare nelle famose Valli di Comacchio noterete sicuramente grosse chiazze di colore rosa che ricoprono la valle. Spettacolare quando si alzano in volo, infatti molti appassionati di birdwatching sono attratti da queste zone proprio per immortalarli.

no fly zone parco delta del po

Utenti multati in passato

Qualche utente in passato è già stato multato per aver ripreso questi fantastici uccelli, proprio perchè il suo video era stato postato on line e le forze dell’ordine lo hanno rintracciato.
Ad oggi su d-flight, la parte vietata compare solo se si attivano i “LAYER PARCHI“, infatti come vedete dalla fotografia sopra noterete che l’area verde che fa parte del parco protetto, fino a “ieri” era sorvolabile previo permesso dell’ente parco stesso.

Ho provato a chiedere i permessi

Posso portarvi un esempio in prima persona.
Dovevo effettuare un lavoro a Sant’Alberto in provincia di Ravenna, e consultando la mappa prima del volo, mi sono accorto di trovarmi in una zona parco. Ho quindi chiesto via pec all’ente parco i permessi, i quali mi hanno velocemente risposto che non vi era problema al sorvolo, perché le coordinate che avevo loro comunicato erano fuori dalla parte protetta.

Siamo quindi curiosi di vedere quale sarà la porzione che in futuro indicherà d-flight nella quale vigerà la NFZ (no fly zone).

Zone A, B e C

Il regolamento ad oggi (quello del parco) dice che il divieto ai droni è vietato dal 1 marzo al 31 luglio, in quanto è il periodo di nidificazione e le zone sono identificate come:

– ZONA A (protezione integrale)
– ZONA B (protezione generale)
– ZONA C (protezione ambientale)

Pensate che nella zona A il sorvolo è vietato anche ai fini professionali e di ricerca, salvo permessi particolari che può rilasciare solo il parco.
Vedremo invece nel futuro se basterà attenersi a quanto stabilito dalle norme del regolamento EASA.
Il controllo dovrà essere effettuato dalle Polizie provinciali e municipali, che potranno verificare anche dai video postati in rete le eventuali responsabilità ed emanare sanzioni. Non è chiaro, invece, come al solito quali saranno le sanzioni, sintomo sempre di una mancanza di un prontuario che regoli anche la parte penale.

Oggi si limitano a scrivere che le sanzioni andranno in base alla gravità, ma mi permetto di dire che è troppo generico e completamente sbagliato. Ora più che mai bisognerà chiedere a gran voce un prontuario delle sanzioni per noi dronisti, senza il quale vi è solo una libera interpretazione, a sua volta esagerata, così come esplicato in questo video.

Grazie per aver letto l’articolo e buona continuazione su DRONE ITALIA

Autore:
VINCETECH
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