La presenza di persone, o peggio autorità pubbliche, può costituire un blocco psicologico per molti dronisti, sopratutto se abbiamo dei dubbi su leggi e regolamenti del settore, che ci porta a fare un passo indietro.
Ma se approfondiamo le nostre conoscenze e riteniamo di essere nel giusto, non bisogna intimorirsi davanti a nessuno, pur nel rispetto dei ruoli e funzioni altrui.
Facciamo un esempio concreto.
Ci troviamo in una zona dove vediamo affisso un cartello “NO DRONE”, magari un parco oppure una campagna, o anche una zona urbana e così via.
Verifichiamo su D-FLIGHT che possiamo comunque volare e ad un certo punto arriva qualcuno a intimarci l’ALT.
Cosa fare?
Chiunque sia questo qualcuno, privato cittadino o autorità pubblica (carabinieri, finanza, polizia, forestale, guardia parco, ecc), sicuramente il primo passo da fare è agire con calma e buon senso.
Posiamo un attimo il drone e, in maniera pacata ed educata, facciamo presente che l’autorità nazionale dell’aviazione civile (ENAC) non prevede alcun divieto in quella zona, come si può verificare sul portale dedicato previsto dai regolamenti, ossia D-FLIGHT.
Pertanto argomentiamo bene le ragioni che ci pongono in regola con i regolamenti.
A quel punto qualsiasi autorità pubblica avrà per lo meno lo scrupolo di verificare e non andare oltre con la contestazione.
Nel caso invece avessimo di fronte un privato che dovesse insistere con le proprie posizioni, beh le strade da percorrere sono due e dovete valutare voi: lasciar perdere per quieto vivere oppure intimare di chiamare le autorità per salvaguardare il nostro diritto a usufruire dello spazio aereo pubblico.