D-flight cambia qualcosa nelle sue info.
Il sito non era raggiungibile da ore.
Nella giornata del 5 agosto, il sito d-flight è risultato stato off-line per qualche ora.
Solitamente quando succede questo, il sito è in manutenzione, fanno degli aggiornamenti e a volte anche qualche cambio di grafica.
Niente paura, tutto come al solito le cose sono sempre le stesse e non troverete enormi novità, ma è importante parlarvene in questo articolo per provare a chiarire sempre qualche piccolo dubbio.
Qualche incomprensione
Sicuramente la domanda che ci avete fatto più spesso è la seguente:
“ho un drone open category, leggendo nelle informazioni di volo ad esempio in una zona gialla, noto che vi è scritto che le operazioni sono vietate alla categoria open nella zona geografica, quindi significa che non posso volare con il mio drone open?”
Come abbiamo spiegato in questo articolo e come dimostrato nella live tenuta con Massimiliano Barbaro, Vincetech e Bighenet, la zona geografica (nel caso di una zona gialla) parte da 45 metri in su, e quindi ne scaturisce che i droni open category da 0 a 45 metri non sono all’interno di una zona geografica.
Pertanto questa tipologia di droni può volare senza problemi, ma da quota suolo (0) a un massimo di 45 metri (agl).
Chiaramente in una zona arancione il limite sarà di 25 metri e nelle zone blu il limite sarà 60 metri. La dicitura cambierà colore e note ma il senso è sempre lo stesso.
Ecco il primo aggiornamento
Il primo aggiornamento riguarda proprio un cambio di look all’interno di queste note informative, ora all’interno di una zona gialla si legge: “Open altezza max 45 m” sotto continuano scrivendo: “La zona geografica è definita a partire da altezza minima di 45 metri dal suolo”. All’interno della zona geografica sono vietate alle operazioni UAS della categoria Open”.
Stesso discorso per zone arancioni, rosse e blu. In questo modo sembra essere più chiaro quello che è inteso come zona geografica e il divieto imposto.
Cosa cambia invece nelle zone D
Nelle zone D (zone pericolose) vi è un altro cambiamento. Si nota subito una nuova scritta: ” Operazioni UAS non consentite quando attiva” e subito dopo un segnale di divieto con dietro un drone ed un calendario, che fa intuire che la zona è vietata quando appunto è attiva, e quindi non è sempre proibito volare.
Per vedere quindi se quella specifica zona è attiva o meno, bisognerà consultare le AIP ITALIA, a questo sito internet.
Aree dedicate.
Le abbiamo conosciute e ne abbiamo parlato in questo articolo, quindi ti invitiamo ad andare ad approfondire nel caso non sai di cosa stiamo parlando.
Anche qui vi è un cambio, la zona come sapete non è rossa, ma di colore giallo in quanto consentite sempre al volo da altezza da 0 a 45 metri agl.
Al di sopra dei 45 metri in questo caso non vi è un divieto ai droni open.
La nota cambia e ora vi è scritto: “Operazioni UAS altezza max 45 m, quando attiva”.
Inoltre vi è stato aggiunto un segnale di attenzione (un triangolo) con all’interno un drone ed un punto esclamativo.
Sempre passi ulteriori.
Per ora le novità scoperte sono queste, non sappiamo ancora se ci sono stati altri aggiornamenti rilevanti.
Per ora non li abbiamo scoperti.
Vi ringraziamo per aver letto l’articolo e vi auguriamo una buona continuazione su DRONE ITALIA.