Dji bannata da Mediamarkt. Bloccate le vendite Dji
Il colosso tech ferma le vendite
Dji bannata da mediamarkt.
Brutte notizie per la Dji in Europa e per noi tutti consumatori dei prodotti dell’azienda cinese.
Il gruppo tedesco MediaMarkt Saturn che non è altro che l’azienda comunemente conosciuta come Mediaworld, ha bandito da ieri l’azienda DJI all’interno dei suoi store, interrompendo la vendita dei prodotti DJI nei negozi MediaMarkt e Saturn come potete capire una presa di posizione molto forte e di grosso impatto commerciale.
La notizia era stata riportata dal sito tedesco Inside Digital.
Il blocco anche in Italia
Ma attenzione, non vale solo per la Germania sede della MediaMarkt se vado sul sito di Mediaworld italiano anche li, i prodotti dji sono scomparsi, non ci sono più, dunque notizia vera e anche allargata a tutti gli store europei.
Il Bando di Mediaworld da tutti i propri store dei prodotti della DJI è dipeso alla guerra in Ucraina. Il motivo a quanto pare è che Dji sia accusata di fornire i droni all’esercito Russo per i raid che stano partendo per l’Ucraina. La situazione è orrenda purtroppo e i droni in questa guerra stanno giocando purtroppo la loro parte.
Cosa dice Mykhailo Fedorov
Vediamo ora le parole di Mykhailo Fedorov nella lettera che è stata inoltrata a Frank Wang il Ceo di Dji:
Chiediamo alla tua azienda di terminare qualsiasi rapporto e business nella Federazione Russa finché l’aggressione Russa in Ucraina non terminerà del tutto e verrà ripristinato un giusto ordine.
Il riferimento in particolare è stato fatto al sistema Dji Aeroscope. Questo sistema può essere utilizzato in qualsiasi ambiente che potrebbe essere minacciato dai droni come aeroporti, infrastrutture critiche, eventi pubblici all’aperto e altro.
Cosa fa Dji aeroscope?
Può fungere da Trasponder per identificare i droni che sorvolano una determinata area, riuscendo a percepire dati di volo e dati del pilota. Rileva della maggior parte dei droni.
I droni DJI, sono i droni consumer più popolari al mondo; la società detiene circa il 75% della quota di mercato. Aeroscope può intercettare il segnale proveniente dal drone e diretto al radiocomando, leggendo direttamente i dati telemetrici e rendendoli visibili in chiaro all’operatore di sicurezza. Questa architettura è più robusta e inequivocabile, rispetto a sistemi elettro-ottici che identificano l’oggetto fisico in volo. Può tracciare in maniera molto precisa i dati del pilota.
Ma cosa c’entra la Russia quindi?
Sembrerebbe che l’esercito russo farebbe uso di una versione modificata di questa soluzione per identificare il nemico fino a 50km di distanza.
E’ da segnalare inoltre che durante la crisi in Georgia tutti i dispositivi erano stati disattivati, ecco perché il governo di Kiev chiede che ora accada lo stesso.
La risposta di Dji
Tutti i prodotti DJI sono progettati per scopi civili e non sono dotati di specifiche militari. La funzionalità AeroScope non può essere disattivata”, e DJI non può ottenere le informazioni utenti e i dati di volo”. Se il Governo ucraino fa richiesta formale che DJI imposti la georeferenziazione in Ucraina, lo faremo seguendo le nostre policy. Verrebbe applicata a tutti i droni DJI in Ucraina, indipendentemente da chi li sta facendo volare, ma non si possono bloccare tutti i voli. Rendetevi conto che la georeferenziazione non è infallibile, e se l’utente non si connette a Internet per aggiornare i dati di georeferenziazione, la nuova georeferenziazione non avrà effetto sul drone.
Insorge MediaMarkt
La catena Media Markt ha quindi deciso di bloccare la vendita di prodotto con marchio Dji, arrecando sicuramente un danno importante all’azienda. Questo stop alle vendite per ora è in Germania, Olanda e Italia.
Ancora problemi per Dji che dopo il Ban degli Usa, ora deve fare i conti anche con l’estromissione delle vendite da parte di una grandissima azienda del settore Tech. Ecco cosa ha scritto il Ceo di Mediamarkt:
Ciao Dang, negli ultimi giorni abbiamo ricevuto sempre più informazioni da varie fonti che l’esercito russo sta utilizzando prodotti e dati dal fornitore cinese di dronij per attività militari in
Ucraina
Come azienda responsabile, abbiamo preso provvedimenti immediati e rimosso il produttore dalla nostra gamma di prodotti a livello di gruppo, fino a nuovo avviso Esamineremo da vicino ulteriori indicazioni e sviluppi.
Con questo passo, noi come azienda inviamo un chiaro segnale per i valori che per noi hanno la massima priorità e che vediamo essere attaccati in modo inaccettabile dalla guerra aggressiva della Russia contro l’Ucraina.
La risposta di Dji
Ma non si è, poi fatta attendere sempre su Twitter, la risposta di DJI che declina ogni responsabilità per l’uso militare dei propri prodotti dicendo:
Le accuse contro Dji sono completamente false. Dji promuove applicazioni di droni civili a beneficio della società. non supportiamo nessun uso che danneggi la vita, i diritti o gli interessi delle persone. I vigili del fuoco , le squadre di soccorso e altre agenzie utilizzano i nostri prodotti per salvare vite umane.
Conclusioni
Ognuno prende le proprie posizioni ma rimane un fatto reale, che bypassa tutte le dichiarazioni, ovvero la decisione di MediaMarkt Saturn contro DJI che è il leader mondiale del mercato nello sviluppo e nella vendita di droni per applicazioni civili e commerciali.
Se pensiamo che MediaMarktSaturn gestisce più di 1.000 negozi di elettronica in tutta Europa ed è, come possiamo immaginare un importante canale di vendita per DJI, per l’azienda cinese questo è un bel colpo in Europa.
Adesso dobbiamo capire se altri grandi marchi di vendita in Europa seguiranno MediaMarkt, uno su tutti Amazon. Drone Italia a occhi aperti perchè la situazione probabilmente in un senso o nell’altro avrà nuovi sviluppi.
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