Droni seguono le urla umane in caso di disastro.
Novità tecnologiche in aiuto alla ricerca.
Droni seguono le urla umane.
Immaginate di dover cercare una persona che urla aiuto, di solito si cerca di arrivare alla malcapitata seguendo anche le onde sonore.
Nulla di più strano, il suono si propaga nell’aria a velocità costante. Parte dal loro punto di origine fino al punto dell’ascoltatore. In questo modo, proprio quest’ultimo, ascoltando attentamente potrà in qualche modo riuscire a risalire alla posizione della persona da soccorrere.
Ricercatori FKIE stanno studiando a fondo
E’ per questo motivo che, FKIE e i suoi ricercatori, hanno messo a punto un prototipo di drone. Questo drone è sviluppato appositamente per trovare, attraverso le urla e l’ascolto, i segnali di dolore o angoscia.
Mettiamo che a seguito di un terremoto, una frana, o altri eventi catastrofici avessimo la necessità di trovare le sfortunate vittime. Oggi, abbiamo sicuramente vari mezzi per farlo, non ultimi i droni con termocamera.
Ma in questo caso le termocamere potrebbero avere delle difficoltà a rintracciare fonti di calore e di perderebbero minuti preziosi. Con questa nuova tecnologia basata sul suono invece si potrebbe arrivare direttamente all’obiettivo in veramente pochissimo tempo.
Come funzionano
Il funzionamento non è molto semplice in verità. I suoni da identificare sono veramente tanti e diversi, ma soprattutto contemporanei e quindi i ricercatori dovranno tenere in considerazione tutti questi fattori e variabili.
Pensate solo ad isolare i rumori emessi dal drone stesso.
Ci vorrà un grande lavoro per fare in modo che tutte le tipologie di suoni vengano mappate.
I microfoni digitali che saranno disposti sul drone dovranno essere sensibilissimi e guidare il drone esattamente nella direzione giusta senza perdere tempo.
Sappiamo benissimo che in questi casi anche solo pochi secondi possono essere importantissimi se non fondamentali.
Molti test già effettuati
Moltissimi test sono già stati effettuati, e i risultati sono comunque di buoni.
Questa la nota ufficiale: “Abbiamo già rilevato con successo e localizzato angolarmente suoni impulsivi in modo molto preciso vicino a luoghi con la presenza di rumore di droni. Testeremo il sistema su un drone volante per misurare i suoni impulsivi, come le urla, ed elaboreremo i dati con metodi diversi per stimare anche le posizioni geografiche dei suoni”
Diciamo grazie alla ricerca.
Il drone infatti, una volta in hoovering, si dirige proprio verso il suono della ragazza che urla. Se mescolato con altri suoni che in realtà non c’entrano nulla con la persona da trarre in salvo riuscirà a trovarla.
Come già detto in più articoli, lo studio di ricercatori, sta diventando fondamentale per aiutare i soccorritori con le ultime tecnologie. Oggi i droni la fanno assolutamente da protagonista, e in futuro siamo sicuri che se ne vedranno delle belle.
Grazie per aver letto l’articolo su Drone Italia
Fotografia dell’articolo di Andrea Piacquadio
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