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ENAC cambia la ATM-09 A

Scritto il 21/08/2024
atm 09 a cambiata

Più semplice il sorvolo di ostacoli

ENAC cambia la ATM-09 A e rende più semplice per chi è in possesso di un attestato open il sorvolo di ostacoli che manderebbe automaticamente in scenari specific chi stà operando con il suo drone. In particolare si tratta di una modifica del paragrafo 6.4 di suddetta circolare.

Ecco la nota presa dal sito di Enac.

All’interno delle zone geografiche definite nei successivi paragrafi 6.8, 6.9, 6.10 e 6.11 (ad eccezione delle aree rosse, per le quali si rimanda al capoverso successivo) sono possibili operazioni UAS nell’intorno di un ostacolo artificiale entro 50 mt orizzontalmente e fino a 5 mt verticalmente, anche oltre le altezze consentite nelle rispettive aree, rimanendo in categoria aperta.

Nelle aree rosse sono possibili operazioni UAS nell’intorno di un ostacolo artificiale entro 10 mt orizzontalmente e fino a 3 mt verticalmente, con l’esclusione della zona sovrastante il sedime aeroportuale o le infrastrutture aeroportuali, ampliata di un buffer, in senso orizzontale, di 500 mt. Tali operazioni rimangono in categoria specifica (possono quindi essere condotte in accordo a uno scenario standard oppure a fronte di una autorizzazione operativa rilasciata da ENAC).

Quanto riportato nel presente capoverso non si applica nelle aree rosse definite nelle vicinanze degli aeroporti militari.

In ogni caso, è responsabilità dell’operatore dell’UAS ottenere il preventivo permesso del proprietario/responsabile dell’ostacolo in oggetto (rif.: Reg. 2019/947: GM UAS.OPEN.0103).

– Coerentemente a tale modifica, i paragrafi sotto indicati sono modificati come segue:

5.2 a) vietate le operazioni UAS della categoria “aperta”, fatto salvo quanto previsto al successivo paragrafo 6.4;

8.1, III capoverso: Fatto salvo quanto previsto al precedente paragrafo 6.4, nel caso previsto al punto 8.1.a), l’operatore UAS potrà utilizzare, quando applicabili, gli scenari standard riportati nelle pertinenti pubblicazioni. In tal caso, il suddetto nulla osta dovrà essere limitato all’effettiva altezza entro cui si svolgono le operazioni4 e sarà a corredo della dichiarazione a supporto dello specifico scenario standard utilizzato.

Una modifica importante

Se ad esempio un grattacielo è in zona 25 mt ma esso stesso è alto 40 metri (per esempio) saremmo costretti per sorvolare l’ostacolo a entrare in una zona geografica non permessa a chi ha l’attestato open. Le nuove disposizioni infatti, come scritto nella nota di sopra, rendono possibile ai droni di operare nei pressi dell’ostacolo entro 50 mt orizzontalmente e fino a 5 mt in verticale.

Se siete sempre nello stesso grattacielo di prima ad esemio, potete portarvi ad un massimo di 45 mt di altezza per sorvolare l’ostacolo. (40 mt del grattacielo e 5 mt di scarto consentiti dalla nuova modifica).

Non vale nelle zone rosse

Ovviamente questo non vale mai nelle zone rosse. Infatti come saprete i piloti di drone che sono in categoria A1-A2-A3 open non potranno mai richiedere nessun permesso per volare. Infatti con il nuovo regolamento non è possibile richiedere l’Atm-09 A per sorvolare le suddette zone.

Ma per chi invece con un attestato specific può operare i limiti sono comunque più stringenti. Il drone dovrà stare entro i 10 mt in direzione orizzontale e fino a 3 metri in verticale, sempre escludendo le strutture aeroportuali.

Serve il permesso del proprietario dell’ostacolo

Come riportato dalla nota bisogna però che, il pilota Uas, preventivamente chieda il permesso di sorvolo dell’ostacolo in questione (rif.: Reg. 2019/947: GM UAS.OPEN.0103). Dopodichè potete volare come detto sopra.

Ecco la lettera di Enac: che vi riportiamo per vostra comodità: https://www.enac.gov.it/sites/default/files/allegati/2022-Apr/GENDISP_DG_23_27042022_Modifica%20paragrafo%206.4%20della%20Circolare%20ATM-09A.pdf

Grazie per aver letto l’articolo su Drone Italia.


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