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Enac ora detta la legge per tutti

Scritto il 21/08/2024
Enac fa chiarezza

Finalmente una lettera importantissima per tutti noi dronisti

Una notizia di estrema rilevanza illumina finalmente il panorama aereo dei droni in Italia. L’ENAC (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) conferma con fermezza ciò che già qualche anno fa aveva annunciato, ponendo fine a incertezze e polemiche che si trascinavano nel tempo. L’autorità aeronautica statuale rende esplicito che né sindaci, né regioni, né province sono in grado di emettere provvedimenti riguardanti lo spazio aereo. Solo l’ENAC, secondo la risposta ufficiale, ha la competenza esclusiva in situazioni di ordine pubblico. Questa notizia è di portata fondamentale, soprattutto dopo controversie che hanno animato il dibattito per anni.

Alex Carboni, al quale va un sincero ringraziamento per il suo impegno, è stato una figura centrale in questo sviluppo. Attraverso i suoi contributi nei gruppi di Facebook e nelle chat di WhatsApp, Alex ha tenacemente portato avanti la vicenda, divenuta emblematica. Nel corso del tempo, abbiamo seguito da vicino questa storia, rimanendo in costante contatto con lui.

Ora è giunto il momento di raccontarvi l’epilogo di questa saga personale di Alex.

Da tempo immemorabile, Alex ha combattuto contro il Comune di Fiumicino a causa di un’ordinanza sindacale emanata dall’ex Sindaco Montino, leggi anche il suo precedente articolo qui: No Drone Zone ecco la follia che di fatto impedisce l’uso dei droni lungo la costa del comune durante la stagione balneare.

Nonostante Alex abbia segnalato ripetutamente, anche attraverso comunicazioni PEC, l’illegittimità del divieto, l’amministrazione ha deciso di installare dei cartelli con l’insolita scritta “ZONA SENZA DRONI”. Questi cartelli invitavano persino le persone a denunciare i piloti di droni alle autorità, quasi li considerassero criminali o minacce per l’ordine pubblico.

Un autentico affronto nei confronti dell’intera categoria dei piloti di droni.

Alex si è rivolto all’ufficio lavori pubblici di Fiumicino, alla Polizia Locale, alla questura e al comando dei carabinieri. Ha incontrato individui ben disposti, ma purtroppo, come afferma lui stesso, il personale e i dirigenti incaricati di sorvegliare un territorio che include un aeroporto internazionale, come quello di Fiumicino, non possiedono una solida conoscenza del codice di navigazione aerea e delle norme vigenti di ENAC ed EASA che regolano l’uso dei droni.

Alex ha dedicato un considerevole sforzo nella lotta contro questa ingiustizia!

Inizialmente aveva pubblicato sul sito istituzionale in data 2 agosto 2023 un avviso nel quale si faceva presente che l’ENAC, ai sensi dell’art. 687 cod. nav., è l’unica Autorità di regolazione tecnica, certificazione, vigilanza e controllo nel settore dell’aviazione civile e pertanto, in virtù degli artt. 792 e 793 cod. nav., può vietare il sorvolo su determinate zone del territorio nazionale per motivi di sicurezza, o di ordine pubblico, attenzione, evidenziando che lo può fare su richiesta della competente amministrazione, in presenza di motivi militari ovvero di sicurezza o di ordine pubblico.

Finalmente, l’ENAC ha gettato luce sulla questione.

Ma dalla circolare siamo, poi passati ai fatti, perchè la la dott.ssa Patrizia Terlizzi ha emesso una nota di risposta che riguarda il volo dei droni a Fiumicino, ribadendo un principio precedentemente espresso dall’ENAC. Sebbene la nota sia specificamente volta a rispondere a una richiesta di chiarimenti sul territorio di Fiumicino e sull’ordinanza sindacale, essa ha un valore universale. Fondamentalmente, afferma che è illegittimo che un’autorità diversa dall’ENAC possa emanare norme che riguardano lo spazio aereo.

Questa risposta sottolinea che un’ordinanza sindacale non può avere precedenza sulle leggi nazionali e sui regolamenti europei.

Ora Alex ha formalmente richiesto la rimozione dei cartelli tramite PEC, allegando ovviamente la risposta ufficiale dell’ENAC. Restiamo in attesa di vedere quanto tempo ci vorrà affinché il Comune di Fiumicino tolga quei cartelli, e se sarà emanata un’ordinanza per revocare il provvedimento, in quanto illegittimo!

Lettera di Enac

Tutto chiaro quindi

Dunque, la lettera del funzionario di ENAC afferma in modo inequivocabile che né i sindaci, né le regioni, né le province possono emanare disposizioni relative allo spazio aereo, nemmeno in circostanze di ordine pubblico. Questa chiarezza da parte di ENAC costituisce un passo importante verso una regolamentazione più precisa e una migliore tutela dei diritti dei piloti di droni in Italia.

È importante sottolineare che l’utilizzo dei droni deve avvenire nel rispetto delle norme vigenti, inclusi i criteri di sicurezza e la privacy delle persone. Tuttavia, questa risposta di ENAC conferma che solo l’autorità competente, cioè ENAC stessa, ha l’autorità di emettere norme relative allo spazio aereo e all’uso dei droni.

Ottima notizia

Questa notizia rappresenta un passo avanti verso una maggiore chiarezza e uniformità nella regolamentazione dell’uso dei droni in Italia.

Naturalmente, nella nota, la dirigente di ENAC sottolinea l’importanza che i piloti di droni conoscano le normative vigenti e agiscano in conformità con esse, evitando di violare le regole e di mettere a rischio la sicurezza pubblica. ENAC fornisce linee guida e informazioni dettagliate sulle norme e le procedure da seguire per l’uso dei droni, ed è sempre consigliabile consultare queste fonti ufficiali per evitare problemi legali.

In conclusione, ENAC ha ribadito che solo essa ha l’autorità di emettere disposizioni relative allo spazio aereo e all’uso dei droni. Questa chiarificazione è fondamentale per garantire una corretta regolamentazione e tutela dei diritti dei piloti di droni in Italia.


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