Introduzione Ad Avata
Per capire bene questo drone è giusto fare una introduzione ad Avata
Per capire bene questo drone è giusto fare una introduzione ad Avata.
L’ultimo nato di casa Dji è un quadricottero dal peso di circa 420 grammi, che noi riteniamo non essere un CineWhoop puro, ma una sorta di ibrido fra un CineWoop ed un quasi 5 pollici da freestyle.
Avata è protetto tutto intorno da una cornice/ protezione per le eliche a 5 pale, in materiale molto robusto agli urti che oltre a proteggere le eliche, genera un effetto Venturi che ottimizza anche le prestazioni stesse del drone.
Come al solito dji non rilascia dati esatti sui motori utilizzati di certo è però che Avata in modalità M / manuale, raggiunge quasi i 100km/h e seppur meno potente di un drone tradizionale da 5 pollici, lui se la cava benissimo sia al chiuso che all’aperto e anche in caso di vento abbastanza sostenuto.
Avata è sostanzialmente costituito da due parti principali.
Il telaio che sostiene i motori e protegge le eliche, ed il telaio che permette di contenere la batteria e che sostiene invece in questo caso la camera del drone.
La camera
Facciamo ora anche un introduzione per la camera di Avata. Lui possiede una camera stabilizzata elettronicamente in grado di registrare fino a 4K a 60fps oppure in 2.7K fino a 100fps o in 1080 a 120fps.
È possibile registrare in modalità cinelike che consente a coloro che lo vogliano di fare della postproduzione video, ed è possibile anche fare stabilizzare le immagini direttamente dal software del drone oppure lasciare tutto nudo e crudo e utilizzare poi un programma come ad esempio gyroflow.
Gli slowmotion sono ottimi , rallentando a 2x in 4k (registrando a 60fps), e davvero buoni anche in 2.7k se registrate a100fps, mentre quelli fatti in 1080 perdono a mio avviso troppa qualità video.
La novità di Avata
Ma quale è la novità di Avata? Ebbene nonostante il drone viene venduto solamente con l’ormai conosciuto Motion Controller, con l’introduzione dei nuovi Googles, gli occhiali o visori che dir si voglia, dji tramite la simbiosi e la comunicazione che avviene tra drone, Motion Controller e visori , è riuscita a creare un drone che è in grado di volare anche attorno a soggetti, laddove il controller, comanderà il drone, ed i visori, grazie al giroscopio integrato nei visori, terrà al centro il soggetto con il semplice movimento della testa. Basterà infatti ruotare la testa verso il centro per tenere il soggetto al centro dell’inquadratura. Una funzione pazzesca del drone.
Un drone già maturo
Avata è un drone già maturo.
Dji è stata molto criticata per aver preso una brutta abitudine. Quella di rilasciare i suoi droni sul mercato ancora acerbi a livello software, con difetti e problemi, tipici di un software non ancora messo a puntino. Questa, un abitudine che non è una novità per le case minori, ma che dji, almeno fino ai tempi dei Mavic 2, non aveva, per poi iniziare con l’avvento del primo 249 grammi. Il dji Mavic mini. Sarà perché Avata è un drone che volando veloce e in mezzo agli ostacoli, non può permettersi di sbagliare, o sarà perché dji ha fatto un passo indietro, mettendosi in riga nuovamente, sta di fatto che avata è un drone che risulta già essere dal primo giorno, un drone decisamente maturo con davvero pochi pochissimi problemi di gioventù. Staremo a vedere cosa porteranno gli aggiornamenti futuri, sperando che , come a volte capita, non si peggiorino le cose.
Difetti
Abbiamo riscontrato 2 principali difetti, di cui uno software ed uno hardware.
Il primo, speriamo risolvibile con un aggiornamento, quello di non switchare le registrazioni dalla memoria interna a quella esterna in automatico.
Il secondo, purtroppo non risolvibile, quello del faticoso inserimento della memoria SD e della connessione del cavo USB C. Infatti Avata ha questo alloggiamento proprio dietro le pale di una delle 4 eliche, protetto da uno sportellino in plastica assai difficoltoso da raggiungere. Insomma dji, un errore lo hai davvero commesso!
Segnale
In questa introduzione ad Avata vi segnaliamo quanto segue. Avata viene venduto in Europa, con le frequenze di trasmissione radio CE. Una potenza di soli 25 milliwatt che sono il massimo concesso in Europa. Non un difetto del drone, ma quindi un obbligo di legge per Avata. Questo però, specialmente per un drone costruito per aggirare ostacoli e volare anche in spazi angusti, si tramuta in un grande grandissimo problema di stabilità delle immagini e del segnale video trasmessi dalla Camera di Avata ai visori. Una situazione che ci obbliga a volare vicini anche tenendo il drone a vista.
Avata può essere switchato in modalità FCC, modalità che trasmette con frequenze molto più importanti di quelle usate in CE, tuttavia la legge ne vieta appunto il suo utilizzo. Rimane da capire se davvero le frequenze FCC sono un problema per l’Europa o è solo una vecchia legge alla quale possiamo auspicare future modifiche. DroneItalia ne parlerà in un articolo futuro.
Per chi è adatto
Ma per chi è adatto Avata?
Solo un mese fa, prima della sua uscita, ci avreste presi per pazzi, se avessimo detto “a tutti”, o quasi. Ma oggi, con nostra grandissima sorpresa, possiamo invece dirlo.
Grazie al suo intuitivo modo di volare, ed al Motion Controller, Avata è utilizzabile davvero fa chiunque. Consigliamo tuttavia di esercitarsi per almeno un oretta totale, in un campo aperto prima di tentare passaggi raso suolo o passaggi stretti. Questo almeno se siete principianti. Per i più esperti? Mettetevi comodi e sfoggiate il meglio di voi, Avata, vi farà impazzire.
Se vuoi vedere la recensione completa e dettagliata su Avata, puoi vederla qui sotto, cliccando sull’immagine, se invece vuoi acquistare, o anche solo visionare i prezzi di Avata, potete vedere QUI.
Prezzo
Un ultimo appunto sul prezzo.
Avata risulta ad alcuni come un drone troppo costoso. In realtà chi vola da tempo con un drone FPV, sa che tutto sommato, tra la costruzione e l’acquisto dei pezzi per costruire il drone, la camera da abbinare, dei visori di qualità, una batteria onesta, ed il tempo da impiegare per la messa appunto software (fattibile solo con le giuste conoscenze), Avata non è in fondo un drone così costoso. Soprattutto se consideriamo la possibilità di acquistare per 70 Euro, la dji Care refresh, assicurazione dji che sostituisce il drone anche in caso di danno causato dal pilota. Insomma che dire. Siete davvero così sicuri che il prezzo sia elevato? Secondo noi, sicuramente non lo è in relazione alle prestazioni e le potenzialità offerte dal drone.
Per questa introduzione ad Avata è tutto. Voi cosa ne pensate?
Speriamo che questo articolo ti sia stato utile!
Tieniti informato sempre qui su DroneItalia.
Un abbraccio da SweItaly.
Autore
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