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Ancora problemi per i dronisti

Scritto il 29/10/2024
problemi per i dronisti

Ci mancavano solo le ordinanze dei comuni

Continuano i problemi per i dronisti. Nonostante il meteo ancora incerto , sta iniziando la nuova stagione estiva 2023. Speriamo senza le odiose restrizioni dovute alla passata pandemia. Purtroppo per noi piloti drone, nonostante il continuo uso e crescita del mercato dei droni, ci troviamo ancora una volta di fronte a divieti e restrizioni che spesso contrastano con le normative emanate da ENAC e che quindi possono mettere in confusione anche i piloti più esperti .

Infatti come sappiamo , il Codice della Navigazione, dispone all’art. 793 che solo “l’ENAC può vietare il sorvolo su determinate zone del territorio nazionale per motivi di sicurezza. Quando ricorrono motivi militari ovvero di sicurezza o di ordine pubblico, l’ENAC, su richiesta della competente amministrazione, vieta il sorvolo su determinate zone del territorio nazionale”.

Con la Circolare ATM 03C, aggiornata al 18 gennaio 2021, l’ENAC ha poi disciplinato le modalità con cui sia i privati che la pubblica amministrazione possono richiedere un divieto di sorvolo sul territorio di competenza.

Cosa fa il sindaco di fiumicinio?

Quindi , mi domando, come mai per questa nuova stagione balneare 2023 un Sindaco (nello specifico quello del comune di Fiumicino) attraverso un ordinanza sindacale da lui firmata vieta di nuovo il sorvolo con i droni sulle spiagge del territorio del comune da lui amministrato senza rispettare le normative ENAC e senza fare richiesta attraverso ATM03?

Ovviamente , se il sindaco o l’ente o le amministrazioni non richiedono ad ENAC la riserva/restrizione di spazio aereo , quest’ultima non essendo informata di questa esigenza , non può segnalarla a D-Flight e quindi tale divieto non sarà poi riportato sul sito di riferimento per i piloti Drone , cosi come disciplinato dal nuovo regolamento UAS-IT.

Secondo il nostro punto di vista diventano e inventano divieti che generano confusione e caos, e che quindi non goivano a nessuno. Ne al fine di tutelare le persone e i bagnanti ne tantomeno gli ignari piloti di drone che cercano di attenersi scrupolosamente alla regolamentazione vigente, per portare a casa qualche scatto di un bellissimo tramonto sul mare.

Ecco l’ordinanza

Qui di sotto parte dell’ordinanza sindacale per la stagione balneare 2023 emanata dal sindaco di Fiumicino:

Ritornando sulla prassi di vietare e/o limitare il sorvolo, non a caso già nel 2019, l’ENAC inviò all’Associazione Nazionale Comuni d’Italia (ANCI) una nota di chiarimento dove invitavano le amministrazioni comunali ad evitare di disciplinare una materia che ai sensi del Codice della Navigazione era di esclusiva competenza dell’Autorità dell’aviazione civile.

Chiaramente, la competenza in tema di regolamentazione dello spazio aereo riguarda tutti gli aeromobili, siano essi manned od unmanned. Con particolare riferimento agli aeromobili a pilotaggio remoto, anche il Regolamento europeo di esecuzione n. 2019/947 chiarisce che in coerenza con la disciplina prevista dal Codice della Navigazione, solo l’autorità competente dello Stato Membro ha il potere di individuare  la zona geografica UAS. Ossia la porzione di spazio aereo che agevola, limita o esclude le operazioni, al fine di far fronte ai rischi connessi alla sicurezza, alla riservatezza, alla protezione dei dati personali o all’ambiente.

I comuni non hanno competenza sullo spazio aereo

Chiarito dunque che i Comuni non hanno competenza nella regolamentazione dello spazio aereo sovrastante il proprio territorio, spesso è stato riconosciuto agli stessi un residuo spazio di competenza alla luce dell’art. 54 comma 4 del TUEL (Testo Unico Enti Locali, D.lgs. 267/2000), laddove è previsto che il Sindaco, quale ufficiale di Governo, può emettere ordinanze contingibili ed urgenti nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento, al fine di prevenire e di eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana

Si tratta però di una ipotesi residua, eccezionale e comunque temporanea, peraltro fortemente delimitata anche da diverse pronunce della Corte Costituzionale, proprio per evitare l’abuso di tali ordinanze, che produrrebbe effetti fortemente distorsivi riguardo alla certezza del diritto.

Ciò è tanto vero che il successivo art. 4 bis del TUEL dispone che tali ordinanze hanno la finalità di “prevenire e contrastare l’insorgere di fenomeni criminosi o di illegalità, quali lo spaccio di stupefacenti, lo sfruttamento della prostituzione, la tratta di persone, l’accattonaggio con impiego di minori e disabili, ovvero riguardano fenomeni di abusivismo, (..) l’illecita occupazione di spazi pubblici, o di violenza, anche legati all’abuso di alcool o all’uso di sostanze stupefacenti”. 

Si tratta di ipotesi che dunque hanno poca attinenza con un generico divieto e/o limitazione di sorvolo per noi Piloti di Drone che vogliamo volare nella legalità .

Provvedimento da impugnare immediatamente

Da ultimo, nell’ipotesi residua in cui dovesse essere comminata una sanzione amministrativa per violazione di un atto amministrativo comunale che vieta e/o limita il sorvolo nel proprio territorio, è molto probabile che il provvedimento sanzionatorio dovrà essere impugnato davanti al Giudice ordinario, il quale potrebbe disapplicare gli atti amministrativi, posti a fondamento della sanzione, che dispongono divieti o limitazioni di sorvolo.

Detto questo , è anche giusto ricordare , che per ovvi motivi di privacy è sempre meglio evitare registrazioni o fotografie di persone che stanno prendendo il sole ed anche dei bambini (minorenni) senza aver ottenuto un loro consenso (meglio se scritto) .

ricordarci anche che il regolamento ENAC UAS-IT vieta il sorvolo degli assembramenti , cosa che in estate, di solito la domenica è abbastanza facile trovare degli assembramenti sulle spiagge,

inoltre il vecchio divieto contenuto nelle RAIT 5006 che imponeva di mantenere una distanza orizzontale superiore a 100 metri dalla linea di costa, in entrambe le direzioni, verso terra e verso mare; nel periodo che va dal 1 giugno al 30 settembre rimane valido per le operazioni in categoria Specific e Certified, ma non nella Open.

Spero quindi che se come me, vi trovaste di fronte a questo tipo di divieto o restrizione, leggendo queste mie riflessioni , abbiate le idee più chiare e che quantomeno possiate chiedere spiegazioni (meglio tramite PEC) alle amministrazioni o enti che ancora emanano divieti su aree che non sono di loro competenza .

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