Le responsabilità del pilota remoto in categoria OPEN: parte 1
Premessa
Nell’articolo di oggi affronteremo la prima parte delle Responsabilità pilota remoto in categoria OPEN.
Il Regolamento UE 947/2019, più comunemente chiamato “regolamento europeo dei droni”, oppure “regolamento EASA” contiene degli articoli in cui si parla esattamente di “responsabilità“.
Queste responsabilità sono suddivise in:
- responsabilità dell’ OPERATORE UAS (punto UAS.OPEN.050)
- responsabilità del PILOTA UAS (punto UAS.OPEN.060)
Eh si, perchè queste due figure possono essere anche due persone separate.
Oppure essere la stessa persona!
L’operatore è chi possiede ed esercita con il drone, ad esempio una società.
Il pilota è chi guida effettivamente il mezzo aereo, potrebbe essere un dipendente della società.
Nel caso invece di un piccolo professionista che lavora per conto suo, oppure praticamente tutti coloro che volano per divertimento, normalmente Operatore e Pilota UAS coincidono.
NOTA:
Per brevità e semplicità useremo d’ora in poi il termine “REGOLAMENTO” per indicare il Regolamento di esecuzione UE 947/2019 e successive modifiche e integrazioni.
Responsabilità in categoria OPEN: l’ambiente operativo
Il Regolamento, nella PARTE A dell’ALLEGATO, al punto UAS.OPEN.060 parla delle responsabilità del pilota remoto:
- PRIMA del volo
- DURANTE il volo
Nello specifico, parlando di AMBIENTE OPERATIVO, recita espressamente:
“rispettare l’ambiente operativo, verificare la presenza di ostacoli e, a meno che non operi nella sottocategoria A1 con un aeromobile senza equipaggio di cui al punto 5, lettera a), b) o c), del punto UAS.OPEN.020, verificare l’eventuale presenza di persone non coinvolte;”
COSA SIGNIFICA? COSA BISOGNA FARE?
Il pilota remoto dovrebbe osservare l’ambiente operativo e controllare tutte le condizioni che potrebbero influenzare l’operazione UAS, come l’ubicazione di persone, proprietà, veicoli, strade pubbliche, ostacoli, aeroporti, infrastrutture critiche e qualsiasi altro elemento che possa rappresentare un rischio per la sicurezza dell’operazione UAS.
La familiarità con l’ambiente e gli ostacoli dovrebbe essere acquisita, quando possibile, camminando intorno all’area in cui si intende eseguire l’operazione.
Dovrebbe essere verificato che le condizioni meteorologiche al momento dell’inizio dell’operazione e quelle previste per l’intero periodo dell’operazione siano compatibili con quelle definite nel manuale del produttore.
Il pilota remoto dovrebbe avere familiarità con l’ambiente operativo e le condizioni di luce e fare uno sforzo ragionevole per identificare potenziali fonti di energia elettromagnetica, che possono causare effetti indesiderati, come interferenze elettromagnetiche (EMI) o danni fisici all’unità operativa attrezzature dell’UAS.
Responsabilità in categoria OPEN: UAS in condizioni di sicurezza
Il punto UAS.OPEN.060, sulle responsabilità di un pilota remoto, parla anche di UAS in condizioni di sicurezza, e recita espressamente:
“garantire che l’UAS sia in condizione di completare in sicurezza il volo previsto e, se del caso, verificare che l’identificazione remota diretta sia attiva e aggiornata;”
COSA SIGNIFICA? COSA BISOGNA FARE?
Il pilota remoto dovrebbe:
(a) aggiornare l’UAS con i dati per la funzione di geo-consapevolezza, se disponibile sull’UA;
(b) garantire che l’UAS sia idoneo al volo e rispetti le istruzioni e le limitazioni fornite dal fabbricante o la migliore pratica nel caso di un UAS costruito privatamente;
(c) garantire che qualsiasi carico utile trasportato sia adeguatamente fissato e installato e che rispetti i limiti per la massa e il baricentro dell’UA;
(d) garantire che la carica della batteria dell’UA sia sufficiente per il funzionamento previsto in base a:
(1) l’operazione pianificata; e
(2) la necessità di energia extra in caso di eventi imprevedibili;
(e) per gli UAS dotati di una funzione di ripristino della perdita del collegamento dati, garantire che la funzione di ripristino consenta un ripristino sicuro dell’UAS per l’operazione prevista; per le funzioni programmabili di ripristino della perdita del collegamento dati, il pilota remoto potrebbe dover impostare i parametri di questa funzione per adattarla all’operazione prevista.
Responsabilità in categoria OPEN: mantenere il VLOS
Nei punti precedenti abbiamo visto le cose da fare PRIMA del volo.
Ora vediamo uno dei punti critici DURANTE IL VOLO.
Il punto UAS.OPEN.060, sulle responsabilità di un pilota remoto, parla di mantenere l’aeromobile in VLOS, e recita espressamente:
“mantenere l’aeromobile senza equipaggio in VLOS ed effettuare una scansione visiva costante e completa dello spazio aereo circostante l’aeromobile senza equipaggio, al fine di prevenire qualsiasi rischio di collisione con eventuali aeromobili con equipaggio. Il pilota remoto deve interrompere il volo se l’operazione rappresenta un rischio per gli altri aeromobili, le persone, gli animali, l’ambiente o la proprietà;”
COSA SIGNIFICA? COSA BISOGNA FARE?
La distanza massima del drone dal pilota remoto dovrebbe dipendere dalle dimensioni del drone stesso e dalle caratteristiche ambientali dell’area (quali visibilità, presenza di ostacoli alti, ecc.).
Il pilota remoto dovrebbe mantenere il drone a distanza tale da essere sempre in grado di vederlo chiaramente e valutare la distanza del drone da altri ostacoli.
Se l’operazione si svolge in un’area dove non ci sono ostacoli e il pilota remoto ha visibilità libera fino all’orizzonte, il drone può essere pilotato fino a una distanza tale che il drone rimanga chiaramente visibile.
Se ci sono ostacoli, la distanza dovrebbe essere ridotta in modo tale che il pilota remoto sia in grado di valutare la distanza relativa del drone da quell’ostacolo.
Inoltre, l’UAV dovrebbe essere tenuto abbastanza basso in modo che sia essenzialmente “schermato” dall’ostacolo, poiché gli aerei con equipaggio normalmente volano più in alto degli ostacoli.
Conclusioni parte 1
In questa prima parte sulle responsabilità del pilota UAS in categoria OPEN, abbiamo parlato di:
- ambiente operativo
- UAS in condizioni di sicurezza
- mantenere il VLOS durante il volo
Nella seconda parte, in un prossimo articolo, affronteremo le restanti responsabilità per il pilota di drone in OPEN.
Sperando che l’articolo vi sia piaciuto, vi invitiamo a seguirci su DRONE ITALIA.
Articolo pubblicato a Agosto 2021.
Autore: Max Barbaro