Nuraghe Nolza Meana Sardo.
Il nuraghe è collocato sul Cuccuru Nolza, il rilievo più alto dell’altopiano scistoso di Su Pranu, nella Barbagia di Belvì, nel cuore montuoso della Sardegna.
L’edificio è costituito da una torre centrale e da un bastione quadrilobato; intorno si estende il villaggio per una superficie di circa 2,5 ettari.
L’altezza massima residua del mastio è di circa m 12-13.
Il monumento rivela diverse fasi strutturali: il mastio, due delle quattro torri perimetrali e le cortine murarie, sono costruite con blocchi di scisto disposti in assetto sub-filarico; le altre due torri e le relative cortine sono costruite con blocchi di porfido disposti in tecnica poligonale.
A ridosso delle cortine murarie sono stati rinvenuti numerosi mensoloni e altri in trachite perfettamente lavorati appartenenti alle parti alte del monumento. Di particolare interesse lo scavo di una delle strutture ubicate sulla sommità del quadrilobato, tra il mastio e la cortina: il cosiddetto ambiente I. Privo della originaria copertura a “tholos”, pavimentato con un vespaio di lastre e argilla battuta concotta, esso presenta un bancone ed un focolare costruito con pietre di trachite. Ha restituito un’interessante sequenza stratigrafica utile a definire le fasi cronologiche del monumento.
Allo stato attuale delle ricerche si può ritenere che il primitivo insediamento, probabilmente costituito da un villaggio di capanne, risalga al XVI-XV sec. a.C.
Nel XIV-XIII sec. a.C. furono edificati in scisto il mastio e il quadrilobato con ingresso nella cortina E.
Nel XII sec. a.C., le torri e le cortine furono ricostruite con blocchi di porfido, mentre venne aperto un nuovo ingresso nella cortina e il mastio fu interessato da un vistoso restauro.
Il nuovo ingresso immetteva in un vano che permetteva sia di entrare nella torre, sia di salire – tramite una scala – in un cortiletto sopraelevato. Questo era pavimentato con un lastricato di pietre di scisto, sfoglie di sughero e uno spesso battuto di argilla concotta; sul cortiletto si apriva l’ingresso al primo piano della torre centrale, perfettamente conservato eccetto che negli ultimi blocchi che chiudevano la “tholos”. Il piano inferiore era forse raggiungibile dalla torre N-O, attualmente ingombra di crolli. Sempre dal cortile, tramite una stretta scala, era anche possibile scendere nella torre.
Come arrivare
Dalla SS 131 all’altezza dello svincolo per Uras-Laconi, si prende la direzione per Ales, si percorre la SS 442 attraversando Morgongiori, Ales, Escovedu e Senis. Si prosegue per Nureci, senza attraversare il paese, fino a Laconi. Si lascia il paese in direzione N e si imbocca la SS 128 che porta direttamente a Meana Sardo. Prima di arrivare al paese, a circa 1 km si svolta sulla s. su una strada asfaltata dissestata; si prosegue per poco più di 4 km, si svolta a s. per una carrabile a fondo naturale, si svolta ancora a s. al primo bivio ed a d. ai due successivi, per un totale di circa 3 km. La strada arriva fino a costeggiare il nuraghe, distante circa 100 m sulla s.
Meana Sardo, Nuraghe Nolza
Informazioni
Indirizzo: 08030 Meana Sardo – località Nolza, Pelda Prina
Tel. +39 0784 64183
Cell. +39 3311092120
Ente titolare: Comune di Meana Sardo
Ente gestore: Società Cooperativa Ortuabis
Orari:
MA-GI, DO 10:00-18:00
VE-SA 06:00-18:00
Il lunedì l’accesso al nuraghe è libero. Prenotazione richiesta per i gruppi.
Biglietto:
Intero – euro 3,00 – adulti
Ridotto – euro 2,00 – gruppi oltre le 25 persone
Ridotto – euro 1,50 – minori da 13 a 17 anni, adulti oltre 65 anni
Gratuito – minori sino ai 12 anni
Il lunedì l’accesso al nuraghe è libero con la possibilità dell’uso di audioguide.
E-mail: areaarcheologica.nuraghenolza@gmail.com – ortuabis@tiscali.it – ortuabis@legalmail.it
Facebook: https://www.facebook.com/areaarcheologica.nuraghenolza
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