Nuraghe Orolio Silanus.
Orolio è un Nuraghe nella regione del Marghine, sopra le colline di Silanus provincia di Nuoro costruito prevalentemente in granito. Rimane quasi intatta la torre centrale alta circa 12 metri originariamente affiancata da altri due o tre corpi. Il nuraghe presenta due tholos sovrapposte, collegate da una scala principale e da una scala secondaria occulta dotata di un mezzanino. Queste particolarità costruttive rendono Orolìo uno dei nuraghi più interessanti e suggestivi, e uno dei Nuraghi meglio conservati dal tempo. Fu anche utilizzato come Spot pubblicitario dalla nota birra Sarda ICHNUSA e nella realizzazione del video era presente il Famoso fotografo Donatello Tore l’incaricato dello spot ICHNUSA.
Nonostante le sue straordinarie peculiarità, il nuraghe si trova in stato di totale abbandono, e che necessita di interventi urgenti per poter preservare una meraviglia nel campo Nuragico. La murata interna della tholos del secondo livello presenta un esteso crollo. Alla base del nuraghe si notano i ruderi di altre costruzioni nuragiche ancora non adeguatamente indagate.
La civiltà nuragica, nata e sviluppatasi in Sardegna, abbracciò un periodo di tempo che va dalla piena età del bronzo (1800 a.C.) al II secolo d.C. per buona parte dell’isola, ormai in epoca romana[1] ma, per la parte centro-orientale, in seguito conosciuta come Barbagia, fino al VI secolo d.C. in epoca altomedioevale, in cui ancora esistevano comunità di cultura nuragica indipendenti e dove il cristianesimo si sarebbe imposto solo successivamente.
Fu il frutto della graduale evoluzione di preesistenti culture già diffuse sull’Isola sin dal neolitico, le cui tracce più evidenti giunte sino a noi sono costituite da dolmen, menhir e domus de janas, a cui si aggiunsero i nuovi stimoli e apporti culturali dell’età dei metalli.
Deve il suo nome ai nuraghi, imponenti costruzioni megalitiche considerate le sue vestigia più eloquenti e sulla cui effettiva funzione si discute da almeno cinque secoli.
Durante la sua storia millenaria ha avuto continui scambi culturali e commerciali con le più importanti civiltà mediterranee coeve ma nel corso del V secolo a.C., l’entrata in conflitto con l’imperialismo cartaginese prima, e quello romano poi ne decretò il declino.
Oltre alle caratteristiche costruzioni nuragiche, la civiltà degli antichi sardi ha prodotto altri monumenti come i caratteristici templi dell’acqua sacra, le tombe dei giganti, le enigmatiche sculture in arenaria di Mont’e Prama e delle particolari statuine in bronzo.
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