Santuario Regina Pacis a Fontanelle nel comune di Boves (Cuneo)
I lavori di scavo iniziano nel gennaio del 1924 e il 13 maggio, con la posa della prima pietra partono i lavori in muratura.
Il disegno progettuale in stile barocco-rinascimentale venne eseguito dall’architetto Pier Giuseppe Mazzarelli, all’assistenza e controllo dei lavori erano addetti gli ingegneri Antonio e Anselmo Toselli.
I lavori continuarono senza sosta negli anni seguenti tranne che per le forzate interruzioni invernali. Nella primavera del ’27 il tetto era ultimato e veniva effettuata la copertura provvisoria del basamento della futura cupola.
Proseguirono anche i lavori all’interno e il 15 agosto venne celebrata la prima messa Il 23 aprile dell’anno 1928, la statua della Regina Pacis venne trasportata in Santuario. Don Pellegrino pur sempre ansioso e preoccupato, organizzò la benedizione dei lavori con il Vescovo della propria Diocesi mons. Quirico Travaini, presenti mons. Castelli vescovo di Novara e mons. Moriondo vescovo di Caserta il 14 luglio 1928.
Dopo l’inaugurazione il Santuario era spoglio ed abbastanza squallido, l’altare era in legno coperto con drappeggi, ma già Don Pellegrino era contento, per completare ed abbellire la “chiesa nuova” occorsero molti anni ma piano piano si arricchì di nuove opere grandi o piccole ma tutte preziose.
Nei due campanili c’erano due sole campane, quella di sinistra più grande fece sentire i suoi rintocchi fin dal 1928, l’altra fu regalata e benedetta nel ’33.
Nel 1932 si posa il grandioso altare maggiore in marmi pregiati e gli altari laterali all’entrata (1936), nel ’31 l’artistica Via Crucis, alcune sculture in legno e preziosi dipinti, nel ’37 è la volta della facciata in barocco severo ma elegante impreziosito da una notevole varietà di marmi e pietre.
Infine si aggiunse la bella e lucida cupola quadrangolare che venne inaugurata la domenica 19 agosto 1934 da S.E. mons. Matteo Pellegrino Vescovo di Bobbio-Piacenza fratello di Don Agostino. Nel 1937 nell’interno della cupola il pittore A. Paracchini, dipinse quattro grandi quadri.
Così nel giro di una decina di anni, il Santuario si completò ed si abbellì.
Fu consacrato solennemente il 14 luglio 1938 da S.E. Mons. Giacomo Rosso.
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