Vola Anche Se Rotto

Come fa?

Questo aereo vola anche se rotto! Come fa? Potrebbe sembrarvi un articolo sarcastico! In realtà è molto serio! Vi spieghiamo come possa un aereo volare anche con seri danni strutturali. Come? Grazie al giroscopio integrato nella sua elettronica!

Un test particolare.

Vi propongo un test particolare! È nato il tutto dalla voglia di provare a vedere se un aereoplano con grandi danni sulla maggiorparte delle sue superfici alari e di contatto in generale, riuscisse comunque a volare in modo decente grazie all’utilizzo di un giroscopio. Il risultato è sconvolgente! Ma cosa è un giroscopio?

Il giroscopio è un dispositivo fisico in grado di muoversi in modo peculiare sul proprio asse, tanto da sembrare capace di sfidare la gravità. Il principio su cui si basa il giroscopico è quello della legge di conservazione del momento angolare, secondo cui il momento angolare di un sistema rimane costante a meno che agisca su di esso una forza esterna. Quando questo accade il corpo tende a mantenere un orientamento fisso, con l’asse che punta nella direzione della rotazione.

Va bene ok! Ma in parole povere?

Ma perchè vola anche se rotto? In parole povere il giroscopio, collegato ai servo dell’aereomodello (coloro che si occupano di muovere le superfici di controllo) Fa in modo che ogni qual volta quest’ultimo tenda ad inclinarsi in qualsiasi direzione che non sia quella completamnete perpendicolare al terreno, azioni in modo completamente automatico tutte le azioni atte a riportare il modello completamente in bolla al suolo!

Questo significa che lui tenterà sempre di mantenere l’aereo stabile che volerà anche se rotto! (Per quanto possibile e nei limiti della fisica) , e agirà, in modo fra l’altro fulmineo, su tutti gli scompensi aereodinamici.
Facciam finta che laereo pesi di più sul lato destro, il giroscopio azionerà le superfici di comando tanto quanto sarà necessario a far volare il modello dritto.

Questo spiega come sia possibile che un modello così sbilanciato e con danni seri dappertutto, possa ancora volare, anche se non in modo ottimale.

L’aereo in prova:

L’aereo in prova è un XK A-600, ormai fuori produzione, sostituito oggi dal . Con danni strutturali davvero consistenti. Reincollato più e più volte, con motore e asse elica danneggiato, timone di coda piegato, carrello atterraggio scollato e penso che si fa prima ad aggiungere una foto.

Una foto vale più di 1000 parole! L’Xk A 600 è stato provato dopo essere stato reincollato per un crash talmente forte che il modello si era letteralmente spezzato in due.

Nel video girato potrete vedere con i vostri occhi che nonostante tutti i danni ed un vento anche abbastanza sostenuto, l’aereomodello ha comunque volato e lo ha fatto più che decentemente!
Tenete presente che la stessa tecnologia è presente in tutti i droni anche quelli da 250 grammi e segue lo stesso principo.

Spero questo articolo vi sia piaciuto ed ovviamente restate aggiornati su DroneItalia per altre info.
Un caro abbraccio SweItalyAdventure.
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